Testimonianza anonima a Cumiana

Testimonianza raccolta dai soci del GS 2194 durante la manifestazione di Cumiana presso la ricostruzione di un campo della Seconda Guerra Mondiale, purtroppo la persona interessata ha preferito rimanere nell’anonimato.

LE JEEP: Osservando le jeep americane esposte a Cumiana (7 ottobre 2012) ho subito ricordato il lontano pomeriggio in cui le vidi per la prima volta.. era 1’08 agosto 1943 sugli altipiani del pittoresco e ridente paese: Montalbano Elicona (ME), situato sui Nebrodi a circa 950 m. di altitudine.

Arrivo delle Truppe Americane Sbarcate in Sicilia: “La Conquista” assolutamente pacifica del mio Paese stupì tutti noi causa appunto l’uso di questi nuovi, efficienti e versatili mezzi di trasporto. Alcuni giorni prima era salito un reparto di militari tedesco proveniente dalla SSNN Messina-Palermo, distante una manciata di chilometri dal promontorio del “Santuario Madonnina Nera di Tindari” acropoli greco-romana, e nota tappa turistica/religiosa.
Il predetto reparto era evidentemente diretto sul CROCEVIA di contrada “Polverello” di Montalbano, a circa 1200 m. di altitudine. Punto cruciale delle strade montane di quel periodo con derivazioni verso Capo d’orlando, transitando per Floresta (il più alto Comune di Sicilia a m. 1275 di altitudine) ed altri Comuni di quella vallata; e la strada verso Patti passando per altra valle. Le due strade servono al transito montano tra le SS Messina-Siracusa e quella di ME-PA alle spalle di Taormina, verso Ovest.

Il comandante tedesco era convinto – carta topografica in mano – che la strada che aveva percorso per arrivare al mio Paese continuasse sino a collegarsi con il crocevia suddetto. Caricato sul suo mezzo il maresciallo dei CC. e lasciando in Paese le truppe percorse circa 6 km. per rendersi conto che quanto sostenevano le autorità del Paese, corrispondeva al vero: la strada non era stata ultimata, e nonostante risultasse completata nei suoi documenti: mancavano circa 5 km.
Dopo qualche giorno ripiegò verso la SS ME-PA. Segui su quell’incrocio intensa lotta e la caduta di un
cacciabombardiere tedesco (bimotore), in quella zona coltivata a grano. Alcuni giorni dopo: “Stannu arrivando l’Amiricani; scendunu chi macchini da muntagna. Ricordo in quel pomeriggio il rumore di un piccolo aereo ricognitore che a causa della nebbia si intravedeva a tratti. Io ragazzino di 11 anni ed altri due coetanei sollevavamo in aria i cartoni su cui la buon’anima di mio Padre, cittadino americano di Manhattan, NY aveva scritto “Welcome”.

Subito dopo barcollanti le jeep che avanzavano a zig-zag su quel terreno accidentato: fosse, grosse pietre, pendenze e salite con qualche dirupo, meglio delle capre. Un soldato americano con capelli rossi e lentigginoso, mi fece salire su quella jeep e timidamente dovetti abbracciare il supporto della mitragliatrice con le pallottole a punte rosse, per paura di cadere da quel mezzo che sembrava una barca nel mare agitato. Grazie a questi magnifici veicoli gli americani hanno potuto superare quei
5 km. di strada mancante e che avevano salvato il paese dalla guerra. Ouanto sopra venne trasmesso da “Radio Londra” del colonnello Harold Stevens – e dal siciliano di origine “Oui Radio Londra vi parla
Ruggiero Orlando”.

“VIVA LA PACE TRA TUTTI GLI UOMINI DELLA TERRA”